Il nuovo volume si inserisce come un elemento scalettato, nato dalla relazione visiva e spaziale dei singoli piani con il centro di Bologna.
Il fronte più alto verso ovest si percepisce lungo l’asse ferroviario e si articola con altezze degradanti verso il confine est del lotto. Tale conformazione permette di inserire ad ogni piano una lobby vetrata, generando spazi di lavoro di qualità, stabilendo un’interazione visiva con l’ambiente esterno. Ogni piano costituisce una terrazza verde con piantumazioni e arbusti contenuti in grandi vasche. Tali soluzioni andranno a migliorare la vivibilità degli spazi, l’illuminazione interna dell’edificio, creando una schermatura nel lato est e permetteranno di inserire un sistema di captazione delle acque meteoriche in modo da poterle conservare e poi riutilizzare in un secondo momento creando un giardino pluviale.
Il volume composto da facciate in curtain wall, è ulteriormente scandito e ritmato da una seconda pelle formata da lamelle metalliche regolari, collocate per stabilire un ombreggiamento continuo soprattutto lungo il lato sud. La colorazione della pelle esterna è una variazione di rosso che cerca una sua intonazione con il contesto esistente delle facciate in mattoni degli edifici circostanti.
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