

Il progetto per il nuovo Polo Civico Flaminio agisce su due possibilità spaziali fondamentali: l’interspazio, ovvero lo spazio tra i corpi e l’intra-spazio, inteso come lo spazio contenuto e generato all’interno delle architetture stesse.
Le azioni progettuali puntano a definire qualitativamente i rapporti tra le parti urbane del sito disegnando una spazialità doppia, offrendo una caratterizzazione ricca e inaspettata del quartiere. L’esito compositivo propone un’alternanza tra interstizi e ambiti aperti, dialogando secondo una dialettica plurima e disponibile all’interpretazione della collettività pubblica. La struttura urbana generata da queste logiche alimenta un mileu di attività interconnesse tra di loro, concatenate grazie a una tessitura di elementi deboli ma significanti, frammenti capaci di dispiegare un sotto-testo urbano di riferimento.
Lo spazio pubblico viene ricomposto spazialmente secondo una sovrapposizione di registri di appropriazione, il suolo e la copertura sono i limiti che disegnano il campo di azione urbano, segnano e identificano un nuovo luogo in estensione con il quartiere Flaminio. Questi due piani di lavoro sono strutture rizomatiche diffuse che agiscono secondo scale differenti, così la copertura riconduce le presenze autonome delle singole parti a terra a un unicum zenitale, unendo gli elementi puntuali in un progetto urbano in continuità con il tessuto definito dal masterplan dello studio Viganò.








Project description
Civic Center and library
Location
Rome, Italy
Client
Roma Capitale
Project
DEMOGO studio di architettura
AMAA
Engineering
Sinergo Spa
Landscape
Angelo Renna
Library consultant
Antonella Agnoli
Photos
Iwan Baan
Images
FRAMAX
Model
AMAA
Chronology
2020 two stage competition 1st prize
2021-2024 design phase
The project for the new Polo Civico Flaminio operates on two fundamental spatial possibilities: the interspace, meaning the space between bodies, and the intraspace, understood as the space contained and generated within the architectures themselves. The design interventions aim to qualitatively define the relationships between the urban parts of the site by shaping a dual spatiality, offering a rich and unexpected characterization of the neighborhood. The resulting composition proposes an alternation between interstices and open areas, engaging in a multifaceted dialogue open to interpretation by the public collective. The urban structure generated by these logics fosters a milieu of interconnected activities, linked through a fabric of subtle yet meaningful elements—fragments capable of unfolding an underlying urban subtext. Public space is spatially recomposed through a layering of modes of appropriation; the ground and the roof form the boundaries that define the urban field of action, marking and identifying a new place in extension with the Flaminio neighborhood. These two planes of intervention function as diffuse, rhizomatic structures that operate on different scales. Thus, the roof connects the autonomous presences of the individual ground-level elements into a single zenithal unity, bringing together discrete components into an urban project that maintains continuity with the framework defined by the Viganò studio’s masterplan.

Il progetto per il nuovo Polo Civico Flaminio agisce su due possibilità spaziali fondamentali: l’interspazio, ovvero lo spazio tra i corpi e l’intra-spazio, inteso come lo spazio contenuto e generato all’interno delle architetture stesse.
Le azioni progettuali puntano a definire qualitativamente i rapporti tra le parti urbane del sito disegnando una spazialità doppia, offrendo una caratterizzazione ricca e inaspettata del quartiere. L’esito compositivo propone un’alternanza tra interstizi e ambiti aperti, dialogando secondo una dialettica plurima e disponibile all’interpretazione della collettività pubblica. La struttura urbana generata da queste logiche alimenta un mileu di attività interconnesse tra di loro, concatenate grazie a una tessitura di elementi deboli ma significanti, frammenti capaci di dispiegare un sotto-testo urbano di riferimento.
Lo spazio pubblico viene ricomposto spazialmente secondo una sovrapposizione di registri di appropriazione, il suolo e la copertura sono i limiti che disegnano il campo di azione urbano, segnano e identificano un nuovo luogo in estensione con il quartiere Flaminio. Questi due piani di lavoro sono strutture rizomatiche diffuse che agiscono secondo scale differenti, così la copertura riconduce le presenze autonome delle singole parti a terra a un unicum zenitale, unendo gli elementi puntuali in un progetto urbano in continuità con il tessuto definito dal masterplan dello studio Viganò.








Project description
Civic Center and library
Location
Rome, Italy
Client
Roma Capitale
Project
DEMOGO studio di architettura
AMAA
Engineering
Sinergo Spa
Landscape
Angelo Renna
Library consultant
Antonella Agnoli
Photos
Iwan Baan
Images
FRAMAX
Model
AMAA
Chronology
2020 two stage competition 1st prize
2021-2024 design phase
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